É noto che sia importante evitare sia l'iperglicemia che l'ipoglicemia. Nel suo intervento al Diabethon 2023, il Professor Tadej Battelino spiega l'importanza di prestare attenzione all'iperglicemia. Afferma che il glucosio alto è dannoso, sottolineando che le iperglicemie acute compromettono la memoria di lavoro spaziale e prolungano i tempi di risposta: non è facile ascoltare la maestra a scuola, o studiare algebra, o fare una riunione al lavoro con 300 di glicemia, ve lo assicuro.
Monitorare la glicemia è sempre meno difficile grazie ai sistemi avanzati ad ansa chiusa, che regolano la somministrazione d'insulina basandosi sulle letture del sensore.
Il termine TIR, ovvero il tempo in target, rappresenta la percentuale di tempo in cui le nostre glicemie si mantengono tra 70 mg/dl e 180 mg/dl. I sistemi ibridi ad ansa chiusa (Medtronic 780G e Control-IQ di Tandem ad esempio), contribuiscono a ottenere ottimi risultati nel mantenimento del TIR, come vi mostro nell'immagine seguente, presa dalla presentazione del Prof. Battelino.
Non è un segreto: la tecnologia aiuta alle nostre glicemie, migliora la nostra qualità della vita e ci aiuta a combattere la paura alle ipoglicemie.
Ma possiamo andare oltre? Certo, possiamo cercare sempre di più la normoglicemia.
Come? Introducendo un termine che per ora a pochi piace (o per lo meno non suscita molto entusiasmo): il TITR, ovvero il Time in Tight Range, tradotto in italiano come tempo nell'intervallo stretto. Il concetto è lo stesso del TIR, riducendo il limite superiore da 180 mg/dl a 140 mg/dl.
Vi mostro ora alcuni numeri (quanti mi piacciono i numeri!) collegati all'immagine che trovate più in basso. Quasi 4.000 soggetti sotto i 15 anni (lato sinistro del grafico) e circa 10.000 sopra i 15 anni (lato destro del grafico) sono stati monitorati con un AHCL per un certo periodo di tempo.
Il risultato è che entrambi i gruppi hanno raggiunto un TITR superiore al 50%, migliorando anche il loro TIR, la deviazione standard, la glicemia media e di conseguenza anche la glicata.
Mentre per avere un buon controllo glicemico è necessario raggiungere almeno il 70% in TIR, per il TITR il valore che indica un buon controllo è del 50%.
Se si sommano gli intervalli blu e verdi, si ottiene il TIR, questo sembra chiaro. Ma si osserva che in tutti i casi, la maggior parte di questo TIR è di fatto TITR! Questo rappresenta una novità molto importante nel mondo del diabete: gli utenti di sistemi ibridi ad ansa chiusa passano più del 50% del loro tempo nella normalità glicemica (come una persona senza diabete tipo 1, appunto).
E cosa sono le "Optimal Settings"? Le impostazioni ottimali sono quelle con obiettivi più stretti nel sistema, che conducono a valori più vicini alla perfezione glicemica. Come potete vedere, portano a tempi in intervallo e in intervallo stretto migliori rispetto a un settaggio standard. Un TITR di quasi 60% è tanta, ma tanta roba.
Il TITR viene impostato anche durante la gravidanza con diabete tipo 1 (me lo ricordo bene anche io questo TITR durante quei nove mesi), e i risultati sono ottimi se si dispone di un sistema AHCL, perchè si raggiungono percentuali anche vicine al 70% di TITR (vedi il grafico più avanti).
Ma non solo, perchè il TITR è ormai presente in tutte le tavole di discussione mondiali (FDA negli Stati Uniti, EMA in Europa) per farlo diventare il risultato primario nella gestione del diabete. Ricordo che anni fa il risultato su cui ti concentravi di più ogni volta che andavi dal diabetologo era l'emoglobina glicata.
L'iperglicemia è la causa principale delle complicanze del diabete tipo 1 a breve e lungo termine. Nemmeno l'ipoglicemia è divertente, lo so, ma la glicemia alta è pericolosa.
L'intervento tempestivo è fondamentale: dobbiamo limitare il più possibile il tempo in iperglicemia.
I sistemi ibridi avanzati ad ansa chiusa portano a più del 65% degli utenti con diabete in target, con possibilità di ulteriore miglioramento.
Il TITR rappresenta il passo successivo per migliorare i risultati nella gestione del diabete tipo 1.
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