Stavolta, grazie alla dottoressa Daniela Bruttomesso abbiamo partecipato a una sessione del Diabethon 2023 focalizzata sul futuro dei pancreas artificiali. Uno strumento che ha notevolmente migliorato il compenso glicemico e la qualità della vita dei pazienti con diabete tipo 1, indipendentemente dall'età, riducendo anche il peso della gestione della malattia, seppur non completamente.
Purtroppo, ancora oggi, questi sistemi avanzati richiedono molte azioni da parte del paziente (da qui appunto il termine ibrido), che deve attivare la modalità sport prima di fare attività fisica, inserire i carboidrati durante i pasti, o sostituire il set in caso di occlusione, per citarne solo tre esempi.
Magari questo articolo vi farà sognare. Almeno questo è stato l'effetto che ha avuto su di me mentre ascoltavo la Dottoressa, e ho riflettuto su come, in assenza di una cura definitiva, tutte queste innovazioni renderebbero la vita di tutte le persone con diabete tipo 1 notevolmente più facile.
Here we go 💙
Attualmente non è disponibile in commercio in Italia ed è certificato solo per l'utilizzo dell'insulina. Il secondo ormone da usare sarebbe il glucagone, ma gli studi e trial sono ancora in corso. Questo tipo di microinfusore richiede meno parametri rispetto ai sistemi AHCL e semplifica la gestione del pasto, poichè richiede soltanto una conta qualitativa anzichè quantitativa. Sarà necessario indicare se il pasto corrisponde a quello pre-impostato, o se è più abbondante o meno, invece di specificare i grammi di carboidrati. In questo modo, il peso della conta dei carboidrati per i pazienti sarà ridotto.
Siamo ancora lontani dall'obiettivo finale della tecnologia nel diabete: un sistema che non richieda alcun input alla persona che lo utilizza. Quali sono i problemi che impediscono ad oggi arrivare a questo obiettivo?
Gli analoghi ultra-rapidi dell'insulina che utilizziamo oggi sono ancora troppo lenti, poichè avendo un assorbimento sotto-cuttaneo, la loro azione nel corpo è prolungata. Di conseguenza si verificano:
grandi escursioni glicemiche dopo i pasti: la comparsa in circolo del glucosio nel sangue derivante dal pasto è più rapida rispetto all'inizio d'azione dell'insulina.
ipoglicemie indotte dall'attività fisica, la quale aumenta la sensibilità insulinica più rapidamente della scomparsa dell'insulina dopo l'interruzione dell'infusione.
INSULINE PIÙ RAPIDE
Esistono diversi studi incentrati nel capire se gli analoghi ultra-rapidi dell'insulina che sono in commercio possano essere più efficaci. Sebbene ci siano prove promettenti, sono necessari studi più a lungo termine per giungere a conclusioni definitive. In alternativa si stanno esplorando altre modalità di somministrazione (intraperitoneale, intranasale, endovenosa...) ma tali soluzioni sono invasive, rappresentando una strada sulla quale c'è ancora molto da fare.
SISTEMI BI-ORMONALI
Il pancreas (o meglio l'isolotto di Langerhans) non produce solo insulina, ma anche altri ormoni, altre insuline e peptidi. Nel caso del diabete tipo 1 le secrezioni di insulina, amilina e glucagone sono quelle principalmente compromesse.
L'amilina ritarda lo svuotamento gastrico, riducendo il picco glicemico post-prandiale.
Il glucagone aiuta a diminuire il rischio di ipoglicemia, stimolando il rilascio epatico di glucosio quando la glicemia sta per scendere.
Un'alternativa importante potrebbe essere l'aggiunta di amilina o glucagone come secondo ormone nei pancreas artificiali, che attualmente somministrano solo insulina.
Ci sono però alcuni problemi da considerare: maggior rischio di sintomi gastro-intestinali (sia con l'aggiunta di amilina che di glucagone). L'utilizzo di una pompa che somministra due ormoni comporta l'uso di due serbatoi e due set di infusione, aumentando il rischio di oclusione. Inoltre, comporterebbe una maggiore complessità nell'algoritmo di controllo, e richiederebbe una maggiore educazione terapeutica da parte del paziente.
Tutti questi problemi possono causarvi un po' di sconforto, lo so! ma è importante tenere presente che gli esperti stanno lavorando molto su queste sfide e quindi bisogna essere speranzosi!
AGGIUNTA DI TERAPIE
Gli esperti valutano anche di aggiugnere al pancreas (che somministra per ora solo insulina) altre terapie.
Uno di questi farmaci è chiamato agonista del GLP-1 ed è in grado di ritardare lo svuotamento gastrico e migliorare la glicemia post-prandiale (eliminando quei picchi glicemici che tanto detestiamo!). Sono stati condotti studi ospedalieri con risultati interessanti e attualmente è in corso uno studio ambulatoriale che valuta gli effetti del farmaco somministrato a livello sottocutaneo.
L'altro farmaco, chiamato glicosurico, riduce i livelli di glicemia bloccando il riassorbimento di glucosio a livello renale e aumentando la sua secrezione attraverso le urine. Poichè questo farmaco aumenta il rischio di chetoacidosi (anche a valori glicemici normali), non ha ancora ottenuto l'autorizzazione per l'uso nei pazienti con DT1. Approfondiamo questo argomento nel punto 4.
MONITORAGGIO DI ALTRI METABOLITI
Un'ulteriore soluzione potrebbe essere il monitoraggio in continuo i chetoni, specialmente per coloro che assumomo il farmaco glicosurico, al fine di ridurre il rischio di chetoacidosi. Questo tipo di monitoraggio si rivelerebbe utile non solo per anticipare eventuali oclusioni del set d'infusione, ma anche per individuare precocemente la chetosi prima che la glicemia raggiunga valori critici. Sono attualmente in atto degli studi (in US per ora) che impiegano un sistema di monitoraggio flash dei chetoni coinvolgendo tutte le età, compresa quella pediatrica. Se tali studi confermeranno l'eficacia, potrebbe essere ottenuta l'approvazione dalla FDA e successivamente dalla CE per l'utilizzo in Europa.
In futuro il pancreas artificiale sarà in grado di ricevere e interpretare altre informazioni fisiologiche da parte dell'utente. Questo consentirà all'algoritmo di comprendere meglio quando la glicemia potrebbe scendere, valutare l'intensità dell'attività fisica o riconoscere l'aumento della glicemia dovuto ad uno stress emotivo.
Insomma ci saranno migliori sensori, sistemi più piccoli, insuline più rapide e vie alternative di somministrazione d'insulina, nuovi algoritmo di controllo... e probabilmente un giorno arriveremo al pancreas completamente automatizzato! Ma nell'attesa che questo si avveri, ci tengo a dire che sia il pancreas artificiale (così come lo conosciamo ora) che i sistemi di monitoraggio continuo del glucosio sono un grande strumento! Grazie a loro la nostra qualità di vita è migliorata notevolmente e dobbiamo essere grati di quello che abbiamo 💙
#pancreasartificiale
#pancreasbiormonale
#insulina
#diabetetipo1